La continuazione di una storia di insediamento nel West americano. Segue le ulteriori avventure dei personaggi presentati per la prima volta in Horizon: An American Saga. Tuttavia, dopo il fallimento commerciale di Horizon: An American Saga – Chapter 1 (2024), la New Line Cinema ha rimosso il suo sequel dalla data di uscita originale, ritardandolo a tempo indeterminato. Il capitolo 2 è stato presentato in anteprima all’81° Festival Internazionale del Cinema di Venezia il 7 settembre 2024. Segue Horizon: An American Saga – Chapter 1 (2024). Come notato con il primo capitolo, Costner rende ancora una volta omaggio alla tradizione del cinema americano, rinfrescandolo con una visione moderna ma rispettosa. I vasti paesaggi sono di nuovo al centro della scena, rispecchiando l’immensità e la crudezza del selvaggio West e conferendo alla narrazione una portata epica. Nel secondo capitolo di "Horizon: An American Saga", Kevin Costner continua a stupire con la sua abilità di regista, immergendo il pubblico in un intreccio di storie sempre più organico rispetto al primo capitolo. Mentre le narrazioni erano nettamente distinte nel capitolo precedente, evidenziate dall’uso intelligente di toni caldi e freddi per enfatizzare la loro separazione, in questa seconda parte, vediamo una graduale convergenza delle trame e dei loro personaggi. La fusione dei colori simboleggia la progressiva fusione delle linee narrative, mentre la trama rivela lentamente cosa si nasconde veramente dietro questo “Orizzonte”, un nome evocativamente esposto sui manifesti, accrescendo la curiosità del pubblico. Costner porta lo spettatore in un viaggio emotivo, trasmettendo non solo le prove dei personaggi ma anche la loro profonda umanità, tanto che il pubblico stesso inizia a condividere le loro emozioni e sentimenti. La combinazione di dramma e commedia, più pronunciata in questo capitolo, non fa nulla per sminuire la gravità della storia. Al contrario, aggiunge una leggerezza che si fonde bene con le sfide e le difficili decisioni inerenti al viaggio verso ovest, il tutto rimanendo fedele all’essenza della narrazione, mantenendo il filo delle difficoltà e delle scelte monumentali affrontate dai pionieri. Questo secondo capitolo funge da ponte tra l’immersione iniziale nelle storie e gli eventi significativi che ci attendono nel terzo, accennati dalle suggestive clip finali, come è stato fatto alla fine del primo episodio. Ancora una volta, l’attore-regista ci lascia in trepidante attesa, promettendo meraviglie e sorprese nell’atto successivo. Non posso fare a meno di ribadire il mio elogio per la magistrale colonna sonora composta da John Debney, le cui note, abilmente intrecciate con le immagini, offrono un’esperienza sensoriale unica che trasporta il pubblico in un’altra epoca. Concludo queste riflessioni ripetendomi, dicendo che “Horizon – An American Saga” è destinato a scolpire il suo nome nel pantheon dei capolavori cinematografici senza tempo – e forse lo ha già fatto – continuando a essere discusso negli anni a venire. Arianna Villa.. Da Alien: Romulus a Road House, date un’occhiata ad alcuni dei nostri poster preferiti di